Le relazioni culturali tra Italia e Francia che escono rafforzate dall'accordo di cooperazione bilaterale denominato "Trattato del Quirinale" è stato oggi al centro del quarto incontro organizzato dal CeSPI e a cui ho partecipato come relatrice
Il 26 luglio 2012 rappresenta l’inizio di una vicenda giudiziaria a cui si è aggiunta nel corso degli anni la politica dei “salva Ilva”, ma è anche l'inizio di un percorso di consapevolezza della cittadinanza
Gli sbarchi di queste ultime ore ci portano naturalmente a rivolgere il nostro sguardo verso l’Africa, che - come vi ho anche scritto negli scorsi giorni - sta particolarmente soffrendo a causa della guerra in Ucraina. L’approvvigionamento alimentare non è però l’unico fattore di instabilità, in molte aree del continente africano imperversano guerre etniche, civili, golpi militari, processi di transizione democratica bloccati, pressioni di Paesi terzi. È il caso ad esempio del Sudan e del Sud Sudan...
In Egitto il pane sovvenzionato, insieme ad altri servizi e beni forniti dallo Stato, è il termometro che misura la sua stabilitá sociale e politica. Il blocco dell’export di grano in Ucraina quali conseguenze potrebbe avere?
Una breve riflessione sui contenuti della sentenza di primo grado nell'ambito del processo "Ambiente Svenduto" sull'inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico di Taranto.
L’attentato di domenica scorsa nello Stato nigeriano di Ondo rischia di essere per quell’area un cosiddetto “vaso di pandora”, in quanto l’azione violenta si aggiunge a un contesto già altamente instabile dal punto di vista economico, sociale e politico
La richiesta di sostegno da parte di Mario Draghi sul dossier libico è una scelta che guarda lontano e che fa anche il paio con l’impegno della Francia di Macron nel conflitto in Ucraina, dove il presidente francese ci tiene che l’Europa sia garante dei negoziati per evitare che lo siano altri, uno fra tutti la Turchia
Non mi ricandideró alle prossime elezioni e ve lo voglio spiegare apertamente
Sono intervenuta in dichiarazione di voto sulla risoluzione di maggioranza nell'ambito della partecipazione del presidente del Consiglio Mario Draghi al Consiglio europeo del 24 e 25 marzo.
Una breve riflessione dopo aver ascoltato la testimonianza del presidente d'Ucraina Zelensky, intervenuto davanti al Parlamento italiano.

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