Condivido una brevissima riflessione in base alle notizie che arrivano dalla lettura della sentenza di primo grado nell’ambito del processo “Ambiente Svenduto” sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico di Taranto.

La sentenza di oggi è di fatto una conferma di un quadro politico locale e nazionale desolante che nel corso degli anni, in particolare sotto la gestione Riva, ha continuato ad avallare scelte irrimediabilmente nocive. Credo che a fronte di quest’ulteriore conferma, la nuova classe politica dovrà cogliere con maggiore serietà la sfida già insita nel percorso di trasformazione del complesso industriale tarantino.

I contenuti della sentenza, al di là delle condanne, sono uno stimolo per continuare a perseguire un percorso diverso, fatto di equilibrio tra diritti e rispetto degli stessi.