L’Aula della Camera, con 438 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti, ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla relazione delle Commissioni Esteri e Difesa relative alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali e sulla relazione analitica circa le missioni in corso. Sono intervenuta in Aula sia in discussione generale che in dichiarazione di voto.
Al di là del confronto politico che si è consumato in queste ore sull’impegno dell’Italia nel teatro libico, non dobbiamo sottovalutare l’obiettivo principale delle missioni internazionali che è innanzitutto quello di abbassare i livelli di tensione e rafforzare i processi di pace. Si tratta di una necessità oggi più che mai imprescindibile, per questo l’Italia dovrà continuare a promuovere una politica estera adeguata ai nuovi scenari geopolitici.
Difatti il nostro Paese, forte della sua posizione centrale nell’area del Mediterraneo, già esprime un indirizzo di politica estera e di sicurezza in grado di contribuire alla costruzione della pace e del mantenimento degli equilibri globali. Sottolineo quindi che le missioni internazionali oggi approvate sono il frutto di scelte strategiche operate non solo in considerazione degli interessi vitali per il nostro Paese. Oltre alla Libia, che dovrá essere supportata nel suo arduo percorso di transizione istituzionale messo a rischio da vari fattori, tra cui la presenza di forze straniere e mercenarie e la dilagante corruzione, c’è il Libano, dove l’Italia ha fornito un primo sostegno che dovrà necessariamente avere continuitá.
In questo senso ho presentato e fatto approvare un emendamento che parte proprio dalla consapevolezza di come oggi la crisi in Libano si sia ulteriormente aggravata sul piano sociale ed economico. Pertanto andrebbe inquadrata in un complessivo e più ampio processo di sostegno e stabilizzazione delle istituzioni e delle condizioni di vita della popolazione, consentendo alle donne e agli uomini delle nostre forze armate di operare in sicurezza all’interno di quello scenario.