Questa mattina sono intervenuta in Aula con una interpellanza urgente sulla 244/2012, la cosiddetta legge “Di Paola” in materia di razionalizzazione dello strumento militare, inteso sia come assetto strutturale che come dotazione organica. Ci muoviamo all’interno del campo difesa perché viviamo in un contesto internazionale in continua evoluzione, non solo a livello geopolitico ma anche ambientale. Un aspetto quest’ultimo che voglio sottolineare proprio oggi che si celebra il Friday For Future: i cambiamenti climatici sono annoverati tra le cause degli aumentati livelli di conflittualità legati alle migrazioni e alle dispute territoriali.
Alla luce di queste circostanze il nostro strumento militare non può e non deve farsi trovare impreparato, nemmeno se interessato da una razionalizzazione – a livello di infrastrutture, investimenti e dotazioni organiche -, come previsto dalla legge 244/2012. Sebbene il termine riduzione non significhi minore operatività ma anzi, maggiore efficienza e sinergia anche nel contesto internazionale – vedi Unione europea e Nato -, non possiamo deludere le aspettative e non tener conto delle esigenze del personale sia civile che militare del mondo Difesa.
Anche perché tale doverosa rimodulazione creerà una congiuntura con l’elevata età anagrafica delle risorse impiegate. Il know how, quindi, dovrà essere salvaguardato e trasmesso alle nuove generazioni di militari e civili, esso inoltre dovrà essere potenziato attraverso la ricerca e l’innovazione in campo militare.
Per questo, infatti, penso alla prossima Bilancio che mi auguro possa tenere conto anche nell’ambito difesa delle criticità finora riscontrate.
La garanzia di equi e appaganti livelli di esecutività affermerà davanti ai cittadini un più alto e percepito grado di sicurezza, sia nazionale che internazionale!
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