Nel corso dei lavori della Conferenza Interparlamentare per la politica di sicurezza e difesa comune – che mi hanno visto coinvolta a Parigi – è stato dato ampio spazio alla guerra in Ucraina, difatti l’escalation della crisi ha inevitabilmente rimodulato l’agenda dei nostri impegni.

In questo senso ho trovato molto importante l’intervento dell’ambasciatore ucraino in Francia che, ai rappresentanti istituzionali presenti, ha chiesto di riferire ai rispettivi governi la necessità del Paese di carburante per veicoli militari e prodotti medicali.

La Bussola Strategica, ossia il percorso che l’Unione europea persegue già da tempo per la creazione di una difesa comune e per la sua autonomia strategica, ha assunto un nuovo e vigoroso significato.

Anche alla luce dei fatti dell’Ucraina e davanti alle numerose sfide globali, che già esistono ed evolvono in vari settori e scenari d’interesse, l’Unione è chiamata ad affrontare una prova di sicuro non agevole. Accanto al lavoro da fare sul rafforzamento di una identità europea, sarà infatti necessario alimentare l’attitudine alla prevenzione, per non farci trovare impreparati davanti alla rapidità delle azioni esterne che ormai caratterizzano un mondo sempre meno libero.

Papa Francesco, nell’enciclica “Fratelli tutti”, lascia alla politica un messaggio importante, soprattutto in queste ore che spero possano essere ancora aperte a una soluzione fondata sul dialogo e il buon senso: “abbiamo bisogno di una politica che pensi con una visione ampia, e che porti avanti un nuovo approccio integrale, includendo in un dialogo interdisciplinare i diversi aspetti della crisi”.