Possiamo davvero dirlo: il 24 aprile per Taranto è stata una grande giornata. Un esempio di apertura da parte del Governo e una chiara espressione di volontà per riconvertire il capoluogo ionico.
Ha detto bene il Ministro Luigi Di Maio che il 24 mattina ha presieduto il primo incontro del Tavolo Istituzionale Permanente: “Siamo passati alla fase due”, al di là delle cessioni d’azienda, oltre la gestione dell’Amministrazione straordinaria (anche se dal 23 aprile abbiamo la nomina dei tre nuovi commissari Ilva, i quali sono per la maggior parte espressione del territorio).
La riconversione economica avrà finalmente un orizzonte temporale per dare una effettiva continuità a un percorso che puó di sicuro essere migliorato e in cui verranno rispettate le prerogative degli Enti locali.
Su questa linea si inserisce anche l’abolizione dell’esimente penale (norma contenuta nel dl Crescita approvato il 23 aprile in CdM e pubblico in Gazzetta ufficiale) e che potrebbe essere un buon propulsore per generare alternative di produzione e sviluppo.
E ancora, l’introduzione della Valutazione del Danno Sanitario preventiva, uno strumento efficace e tangibile che ci dirà l’effettivo rischio sanitario che deriva dalle fonti inquinanti dello stabilimento siderurgico. Come ha detto il mio collega tarantino Giovanni Vianello: “Con la Vds preventiva potremo valutare ogni misura opportuna da prendere sul siderurgico“, in testa la revisione dell’AIA.