La Santa Messa celebrata dal Santo Padre ieri mattina a Bari chiude un importante momento di riflessione sul Mediterraneo quale frontiera di pace.

É stata una giornata di condivisione unica, alla presenza di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Mattarella, di tanti colleghi e tante comunità parrocchiali, volontari, giovani, un coro fantastico: tutto sotto l’occhio vigile di un’organizzazione impeccabile!

Non ho potuto fare a meno di pensare a don Mimmo, a Crispiano, a chi era lontano fisicamente ma era con noi nella preghiera.
Nelle nostre riflessioni non solo la dicotomia giusti – ingiusti, scaturita dal Vangelo, ma la necessità di avere uno sguardo lungo, che ci consenta di trasgredire le frontiere, per ridisegnare la cartografia del nostro pensiero e superare i nostri limiti, per trovare nuove modalità di dialogo che rendano più agevole la gestione di problematiche interculturali.

Superare la nostra comfort zone culturale, per sconfinare in culture “altre” e ritrovarsi di nuovo insieme nello spazio comune che é la frontiera.
Ecco allora che si sostanzia il concetto di Mediterraneo come frontiera, come luogo che separa e che unisce, luogo di arrivi e partenze, di scontri e di incontri.

Che sia frontiera di pace, per la prosperità e la crescita culturale e spirituale dei paesi che vi si affacciano! Grazie Papa Francesco!