Questa mattina sono stata a Taranto all’iniziativa “Il futuro dell’Aeroporto di Taranto – Grottaglie tra cielo e spazio”, organizzato da Aeroporti di Puglia.
Vi dico cosa ne penso…
In prima battuta, tengo a precisare che non sono contraria a prescindere all’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili ma credo che, prima di dare seguito anche a questa possibilità, sia necessario analizzare due aspetti: il primo di tipo commerciale, il secondo tecnico.
Per quanto riguarda il primo punto, bisogna prendere in considerazione i numeri dell’utenza per comprendere analiticamente se converrebbe in termini di fruizione aprire ai voli civili: siamo certi che ad oggi i numeri siano talmente alti da giustificare e promuovere tale scopo?
Un altro elemento, poi, riguarda i costi, si dovrebbe affrontare la questione che probabilmente per il gestore sarebbe maggiormente fruttuoso offrire il servizio civile solo a fronte di una copertura dei costi di assistenza.
Al di là di questi elementi di merito, che speravo venissero presi in considerazione dai relatori presenti all’iniziativa organizzata da Aeroporti di Puglia, ciò che sottolineo dell’incontro di oggi è la mancanza di una PROGETTUALITÀ COMUNE, sia di breve periodo che di lungo, in grado di cogliere anche visioni alternative, magari legate al potenziamento della sperimentazione e dell’aerospazio. Quest’ultimo aspetto, meritevole di essere menzionato anche alla luce del bando MiSE in scadenza a fine ottobre 2019 per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’aerospazio civile.
Nulla di tutto questo è stato preso in considerazione dai presenti al tavolo che anzi hanno rimpallato tra loro meriti e passi in avanti inesistenti. L’idea che ho su GROTTAGLIE e che avrei voluto liberamente esprimere se non avessi riscontrato approssimazione di intenti, è del tutto polifunzionale: lasciarla aperta a nuove e ulteriori alternative di diversificazione economica che non confliggano fra loro, per creare una razionale ricaduta sul territorio.
L’obiettivo comune dovrebbe essere, quindi, quello di attrarre investimenti, non relegando Grottaglie negli stretti ambiti della battaglia al campanile. Mi auguro che la discussione possa entrare finalmente nel vivo con la reale collaborazione interistituzionale che l’argomento richiede.
Non basta infatti far finta di essere trasversali, bisognerebbe davvero raccogliere le varie possibilità presenti sul tavolo con criterio e lungimiranza!