…Ma allora cosa ci sta travolgendo oggi?
Leggere gli “Highlights” della “Relazione 2019 sulla politica dell’informazione per la sicurezza” elaborata dal Dipartimento Informazione per la Sicurezza (DIS), equivale a ricevere alcune indicazioni di geopolitica o di sicurezza informatica di dominio pubblico.
Con ciò non intendo pronunciarmi sulla validità delle informazioni contenute negli highlights, bensì offrire uno spunto di riflessione per tutti coloro i quali ogni giorno sono abituati a informarsi su più canali nel mare magnum di internet che offre, ormai da tempo, numerosi stimoli alla conoscenza. La minaccia jihadista, lo spionaggio digitale, le perduranti tensioni interconfessionali, oppure la pericolosità dei circuiti estremisti, per non parlare delle organizzazioni criminali sono per il cittadino comune allarmi consolidati…
La minaccia attuale, di cui invece non si fa menzione negli highlights della relazione del DIS (redatta sulla base delle informazioni raccolte dalle nostre Agenzie per la sicurezza interna ed esterna), è la pandemia, la quale ha generato una emergenza sanitaria che da settimane stiamo subendo, e che potrebbe mettere a rischio il tessuto produttivo del Paese e la tenuta sociale delle nostre comunità. Questa lacuna di verità e di narrazione della realtà del Paese è per me incomprensibile, anche perché l’avviso dell’invio degli highlights da parte del DG del DIS è datato 29 febbraio 2020, a circa una settimana di distanza dal primo decreto del Governo sulle misure di contenimento dal Covid-19 e a un mese dalla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria esteso fino al 31 luglio.
Proprio perché vorrei comprendere la ragione di tale “buco informativo” ho scritto al Direttore generale del DIS, Gennaro Vecchione.
“Gentile Direttore,
essendomi avvicinata per dovere istituzionale, in quanto membro della Commissione Difesa, ai temi di competenza dei sistemi informativi, ho inteso che ricevere un’informazione un’ora prima rispetto a riceverla un’ora dopo, o non riceverla affatto, sia dirimente in merito al mantenimento della carica che occupa il responsabile della formulazione e inoltro di suddetta informazione.
Nel documento che ho ricevuto, e con me tutti i membri del Parlamento, non v’è infatti menzione di quanto sta accadendo e che, si presume, stia determinando la fine del mondo come da noi conosciuto”.
Pronta a ritirare quanto scritto se mi verranno fornite risposte soddisfacenti.