Con il decreto Rilancio approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri si apre uno scenario di potenziamento e razionalizzazione per il comparto Difesa direttamente impiegato nell’emergenza sanitaria Coronavirus. Vi ricordo che il decreto Rilancio, così come è stato per il Cura Italia già legge, passerà al vaglio del Parlamento per essere discusso e migliorato. Intanto, vi illustro le principali misure previste per il settore difesa…
Partiamo dal funzionamento e dal potenziamento della #SanitàMilitare attraverso l’arruolamento eccezionale, a domanda, di personale della Marina militare, dell’Aeronautica militare e dell’Arma dei carabinieri in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno:
a) 70 ufficiali medici con il grado di tenente o grado corrispondente, di cui 30 della Marina militare, 30 dell’Aeronautica militare e 10 dell’Arma dei carabinieri;
b) 100 sottufficiali infermieri con il grado di maresciallo, di cui 50 della Marina militare e 50 dell’Aeronautica militare.
Per far fronte alla valorizzazione dei tre ospedali militari di riferimento, quali il Policlinico Militare del Celio, quello di Milano a Baggio dell’Esercito e il Polo della Marina militare a Taranto sono stati stanziati complessivamente 88.818.000 euro per l’anno 2020. Il potenziamento della sanità militare però prevede anche una serie di interventi volti soprattutto alla realizzazione di strutture sanitarie dedicate, all’adeguamento infrastrutturale dei Poli ospedalieri militari esistenti (come indicato nel periodo precedente), all’acquisto di tutti quei dispositivi e presidi sanitari idonei a gestire in sicurezza l’emergenza, e soprattutto degli ulteriori assetti per il trasporto in sicurezza e la gestione a terra, su unità navali, negli aeroporti militari e in volo di pazienti con malattie infettive contagiose.
È previsto anche un intervento regolatorio che permette di finanziare, fino al termine dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020, gli oneri di straordinario connessi con i maggiori compiti assolti dal personale delle Forze armate delle sale operative, in funzioni di coordinamento per tutte le attività svolte dal personale delle Forze armate sul territorio, e dal personale medico e paramedico militare, assegnato alle strutture sanitarie sia della Difesa e sia del Servizio sanitario nazionale.
C’è poi il punto che riguarda il prolungamento della ferma dei volontari in ferma prefissata e il reclutamento straordinario di infermieri militari in servizio permanente. E ancora, al fine di garantire e sostenere la prosecuzione da parte delle Forze armate dello svolgimento dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19 fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, si dispone che il personale dell’operazione ‘Strade Sicure’ viene incrementato fino al 31 luglio 2020 di 500 unità, da sommare alle 7303 al momento impiegate, potendo anche fruire per tutto il periodo di un tetto mensile di straordinario individuale pari a 40 ore.
Viene aumentato, inoltre, da 1000 euro a 2000 il limite massimo complessivo per l’acquisto di servizi di baby sitting anche per il comparto difesa.
Con lo scopo di valorizzare il patrimonio immobiliare della Difesa, il decreto Rilancio propone di razionalizzare le procedure di dismissione del patrimonio alloggiato della Difesa. In particolare, con la proposta, si consente alla Difesa di alienare anche in blocco unità immobiliari libere e presenti in singoli fabbricati o comprensori, rendendo quindi più appetibile sul mercato di tipo commerciale la specifica offerta che sarà aperta direttamente a imprenditori del settore, oppure a cooperative private. La semplificazione consentirà, da un lato, alle Forze armate di proseguire il già avviato programma pluriennale per soddisfare le sempre più insistenti esigenze alloggiative del proprio personale, dall’altro, di favorire investimenti privati nel mercato immobiliare.
E infine, sono previste sempre nel dl Rilancio misure per la funzionalità delle Forze Armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in materia di procedure concorsuali e di corsi di formazione. In estrema sintesi ci si propone di gestire in maniera semplificata la ripresa dei concorsi e dei corsi interrotti o differiti a causa dell’emergenza sanitaria.