È sbagliato mettere sullo stesso piano le risorse stanziate per Taranto nel dl Rilancio a favore della mobilità sostenibile e del potenziamento di alcune infrastrutture già esistenti e i possibili scenari di sviluppo dell’aeroporto di Grottaglie.

Trovo offensivo e quantomai ingiusto diffondere menzogne sul mio operato anche in merito al settore trasporti e infrastrutture.

Al di là dei fatti che sono fondamentali per delineare un quadro chiaro a tutti, voglio dire qualcosa sulla modalità utilizzata per veicolare certi messaggi.

Il mainstream della comunicazione ha i suoi cani da guardia, i suoi psico-poliziotti, pronti a perseguitare in modo violento, volgare e sguaiato non il contenuto ma la persona, ricorrendo anche a falsità, strategie retoriche e a diffamazioni. Sono metodi di bassa lega usati da tempo e che, con l’avvento della tecnologia e dei social, funzionano in modo più capillare.

Partiamo da un presupposto che richiede rispetto anche nei confronti degli interessi e dei percorsi degli altri rappresentanti del M5S sul territorio ionico.

Sono commissaria Difesa, quindi per inclinazione e per mantenere fede a una specifica competenza, ho approfondito maggiormente il risvolto aerospaziale dell’aeroporto di Grottaglie. Ció non toglie che mi sia ampiamente espressa sull’uso anche civile dell’infrastruttura, ma non nell’ambito di una manipolata intervista che sta ricircolando in queste ore. Sull’uso civile dell’aeroporto di Grottaglie ho dichiarato la mia posizione a seguito della conferenza stampa organizzata sul tema a Palazzo di Città lo scorso 3 agosto 2019.

Chi è realmente interessato ad approfondire il mio percorso si prenda un po’ di tempo perché per chiarezza, ripercorreró tutte le varie tappe sull’argomento.

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Allora, il 3 agosto 2019 mi esprimevo così: “Non sono contraria a prescindere all’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili ma credo che prima di dare seguito anche a questa possibilità sia necessario analizzare due aspetti, il primo di tipo commerciale, il secondo tecnico. Per quanto riguarda il primo punto, bisogna prendere in considerazione i numeri dell’utenza per comprendere analiticamente se converrebbe in termini di fruizione aprire ai voli civili: siamo certi che ad oggi i numeri siano talmente alti da giustificare e promuovere tale scopo? Un altro elemento, poi, riguarda i costi, si dovrebbe affrontare la questione che probabilmente per il gestore sarebbe maggiormente fruttuoso offrire il servizio civile solo a fronte di una copertura dei costi di assistenza. Al di là di questi elementi di merito, che speravo venissero presi in considerazione dai relatori presenti all’iniziativa organizzata da Aeroporti di Puglia, ciò che sottolineo dell’incontro di oggi è la mancanza di una progettualità comune, sia di breve periodo che di lungo, in grado di cogliere anche visioni alternative, magari legate al potenziamento della sperimentazione e dell’aerospazio. Quest’ultimo aspetto, meritevole di essere menzionato anche alla luce del bando MiSE in scadenza a fine ottobre 2019 per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’aerospazio civile. Nulla di tutto questo è stato preso in considerazione dai presenti al tavolo che anzi hanno rimpallato tra loro meriti e passi in avanti inesistenti. L’idea che ho su Grottaglie e che avrei voluto liberamente esprimere se non avessi riscontrato approssimazione di intenti, è del tutto polifunzionale: lasciarla aperta a nuove e ulteriori alternative di diversificazione economica che non confliggano fra loro, per creare una razionale ricaduta sul territorio. L’obiettivo comune dovrebbe essere, quindi, quello di attrarre investimenti, non relegando Grottaglie negli stretti ambiti della battaglia al campanile. Mi auguro che la discussione possa entrare finalmente nel vivo con la reale collaborazione interistituzionale che l’argomento richiede. Non basta infatti far finta di essere trasversali, bisognerebbe davvero raccogliere le varie possibilità presenti sul tavolo con criterio e lungimiranza”.

Probabilmente, poi, i seguaci di una informazione a mio parere non professionale, ignoreranno che faccio parte da mesi – sin dall’inizio – dell’intergruppo parlamentare Aerospazio. Non siamo molto amati dai media locali, che purtroppo non sempre riprendono i nostri interventi, o peggio diffondono informazioni sbagliate.

Come quella che venne pubblicata l’8 luglio 2019 sulle pagine del Quotidiano di Puglia, il quale affermó che nell’importante intergruppo Aerospazio non vi era nessuna rappresentanza pugliese. Falso e sbagliato, perché oltre me figurano tra i componenti altri colleghi pugliesi. Comunque, quell’articolo per me fu spunto di chiarezza, un’altra volta. Segue la mia comunicazione, e attenzione perché in essa sono inseriti altri due link che testimoniano la mia estraneità (SIC!) al tema…

8 luglio 2019

“Questa mattina la rassegna stampa locale mi offre uno spunto per fare chiarezza sul tema aerospazio, legato in particolare all’hub pugliese dell’aeroporto di Grottaglie.

Chi mi segue da vicino conosce molto bene il mio personale interesse, che si concentra soprattutto sulle tante e varie potenzialità dell’infrastruttura grottagliese, aperta da tempo a numerosi scenari: aerospazio, sperimentazione droni, spazioporto, scalo passeggeri, trasporto merci…

Le idee e le proposte, nonché gli stakeholder istituzionali e non solo sono tanti, ciò che davvero manca e per cui mi sto personalmente spendendo è una reale attrattiva concreta e sostenibile che crei ricadute importanti sul territorio. Ma facciamo un passo indietro e ritorniamo alla rassegna stampa locale…È vero, alla Camera sta per partire l’intergruppo aerospazio, promosso dal collega Niccolò Invidia, ciò che però contesto nel merito della notizia riportata è l’insinuazione che nessun pugliese avrebbe aderito a tale intergruppo. Nulla di più falso! Come spesso accade, la raccolta di adesioni per gli intergruppi gira tra le mail dei vari parlamentari, posso quindi confermare in maniera cristallina la mia sottoscrizione.

Un secondo aspetto che sottolineo è il metodo utilizzato nell’articolo, in quanto si vorrebbe far credere implicitamente che le grandi decisioni nel settore aerospaziale passino dall’intergruppo. Quindi, non partecipare a queste riunioni significherebbe di rimando che il parlamentare del territorio non ha realmente a cuore le sorti innovative, infrastrutturali e sperimentali in campo aerospaziale spendibili sul territorio. Ebbene, voglio darvi una notizia: l’intergruppo è appunto un gruppo aperto a tutti i partiti in Parlamento, che si riunisce periodicamente, discute e nel migliore dei casi organizza incontri, convegni informativi ecc. Un momento di confronto, insomma, uno scambio di vedute. Nulla di più…

Altra cosa rispetto all’intergruppo sono gli incontri che i parlamentari organizzano con i vari Ministeri interessati, le partecipazioni ai grandi incontri di settore dove puoi conoscere, prendere contatti, stimolare l’interlocuzione tra più parti…

Per fare brevemente il punto su quello che è stato fatto da me, anche solo a livello di interesse, sul settore aerospazio, cito due partecipazioni pubbliche: la prima, condivisa con altri colleghi parlamentari del MoVimento 5 Stelle e che risale all’11 gennaio scorso, quando ho organizzato una visita ai siti Leonardo di Grottaglie e Taranto, la seconda del 30 maggio, proprio presso l’aeroporto di Grottaglie per la conferenza internazionale ‘Grottaglie Spaceport for Europe’…per non parlare dei vari interventi fatti sul tema e pubblicati sulla stampa e sulle agenzie di informazione nazionali e soprattutto, i frequenti incontri con i Ministeri, ultimo quello fatto qualche giorno fa con il Sottosegretario ai Trasporti, Michele Dell’Orco, con cui siamo a lavoro e ci aggiorneremo presto per continuare a discutere sulle reali e fattive potenzialità infrastrutturali del e nel Tarantino.

Vogliamo fare rete, anche con altri Ministeri, anche e soprattutto con altri settori. Si tratta pur sempre del nostro primario obiettivo: la riconversione economica del nostro territorio!”

Ora, sulla base di queste informazioni dirette, che realmente esprimono le tappe e la mia posizione sull’infrastruttura grottagliese, vi invito a farmi sapere cosa ne pensate.

I miei canali sono pubblici ed essendo, per quanto mi riguarda, fonti dirette rappresentano l’unico baluardo di verità – e non di interpretazione – sul mio operato. Grazie a chi avrà letto fino a questo punto.