Prima di illustrarvi gli ultimi sviluppi della struttura commissariale per le bonifiche su Taranto con a capo il Commissario Corbelli, voglio esprimere a lei e ai suoi collaboratori il mio ringraziamento perché hanno dimostrato nel corso di questi anni di essere tecnici super partes, capaci di creare un modello Taranto esportabile in altre realtà nazionali nell’ambito delle bonifiche. Il lavoro è sicuramente complesso, perché non è esente dalle tipiche farraginosità della burocrazia italiana. Nonostante questo dato, il lavoro si è comunque rivelato coraggioso e pionieristico, proprio per questo credo che l’impegno del Commissario Corbelli debba proseguire in continuità e col sostegno di chiunque abbia a cuore il territorio.

Molti progetti sono stati già portati a compimento ma è anche vero che tanto altro c’é ancora da fare…

Per rimanere sull’attualità la struttura commissariale per le bonifiche di Taranto fa sapere che nelle scorse ore è stato siglato un accordo con il Commissario per le bonifiche di Bagnoli, utile ad aprire un confronto e uno scambio di processi innovativi proprio sul fronte delle bonifiche. Un percorso che credo si inserisca perfettamente nel quadro della riconversione dei territori soggetti a criticità ambientali. È la prima volta in Italia che due commissari per le bonifiche avviano una collaborazione istituzionale per ottimizzare i percorsi tecnico-amministrativi, operativi e gestionali in corso a Taranto e a Bagnoli-Coroglio, entrambi Siti di Interesse Nazionale (Sin) e aree di crisi ambientale. Questo, si spiega, per il livello di inquinamento dell’area e l’elevata compromissione delle matrici ambientali che determinano un elevato pericolo per la salute della collettività.

Non posso poi non esprimere il mio apprezzamento per l’ulteriore progetto ambizioso del Commissario Corbelli per gli ex cantieri Tosi, un percorso in stretta continuitá con l’intero processo di riqualificazione ambientale dell’area di crisi di Taranto, con un occhio di riguardo al bellissimo Mar Piccolo. Il progetto di recupero funzionale si pone l’obiettivo finale di ricostruire forme di economia sostenibili in grado di connettere l’Uomo al Mare. Esso fa riferimento alle tecniche GPP, ovvero alla possibilità di utilizzare materiali riciclati. Non sono previsti alterazione dei volumi e delle sagome esistenti ma nuove funzioni con la realizzazione di un polo di ricerca, strutture ludico ricreative, un percorso pedonale sopraelevato e panoramico, una multisala al chiuso, spazi all’aperto per spettacoli e rappresentazioni, un centro sportivo, una struttura alberghiera di medie dimensioni per l’accoglimento di conferenze, dibattiti, meeting, riunioni…

Vi segnalo la pagina della struttura commissariale, in modo che possiate aggiornarvi e informarvi sui progetti in cantiere e su quello che è stato già fatto…