Oggi alla Camera abbiamo avuto molto da fare perché abbiamo votato sull’urgenza per varie proposte di legge. Nonostante i lavori d’Aula voglio prendermi una manciata di minuti per raccontarvi qualcosa sulla visita al sedime di Martina Franca che ospita il personale appartenente al 16^ Stormo “Protezione delle Forze”.
Nel 2004 e dalle ceneri del 3^ Roc, il 16^ Stormo dell’Aeronautica Militare è stato ricostituito proprio per rispondere al mutato scenario internazionale. Ad oggi è alle dipendenze della 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali.
Sono stata alla base martinese lunedì scorso, ad accogliermi c’era il Colonnello Giampaolo Marin, il quale da appena un anno ha preso il comando del Reparto che, tra le altre cose, funge da polo addestrativo nazionale di Forza Armata nel settore della Difesa Terrestre.
Ma chi sono i “Fucilieri dell’Aria” e cosa fanno?
Si occupano di proteggere e mettere in sicurezza personale, velivoli e basi dell’Aeronautica Militare, in Italia e all’estero. Dall’anno della loro ricostituzione, ossia il 2004, hanno operato in 37 diverse missioni internazionali, in ben 17 teatri operativi nel mondo, maturando oltre 37 mila ore di volo (di cui 25.000 di “Air Marshall Security Service”, funzione particolarmente apprezzata nelle operazioni di rimpatrio di connazionali da aree di crisi). Dall’agosto del 2005 al dicembre 2014, i Fucilieri dell’Aria sono stati presenti in Afghanistan per assicurare la protezione della Base di Herat. Quando particolari esigenze di ordine pubblico lo richiedono, ad esempio in occasione di grandi eventi come il G7, i Fucilieri dell’Aria contribuiscono a proteggere lo spazio aereo nel ruolo di SMIO ossia tiratori a bordo di elicotteri in grado di intercettare ed eventualmente neutralizzare minacce lente, basse e piccole (i droni) oppure nel ruolo di Counter-UAS.
In circa 15 anni i Fucilieri dell’Aria sono diventati un fiore all’occhiello per la nostra Regione, portando visibilità e prestigio soprattutto nella nostra Provincia.
È incredibile quante capacità abbiano acquisito i Fucilieri dell’Aria. Tra le numerosissime, inizio col parlarvi della qualifica cosiddetta Joint Terminal Attack Controller, ossia, spiegato semplicemente, la capacità di interagire con gli assetti aerei per dirigere il supporto di fuoco in maniera efficace e con l’obiettivo “danni collaterali zero”.
Fra le altre capacità che i Fucilieri dell’aria hanno acquisito, c’è anche, grazie al trasferimento di conoscenze da parte di altre analoghe figure all’interno del mondo delle Forze Armate, aviolancio o aviorifornitore.
Tutto questo, e moltissimo altro, sono i Fucilieri del 16^ Stormo, una realtà dell’Aeronautica Militare tutta da scoprire!
Vi lascio con quest’ultima curiosità, tanto per essere chiara sull’importanza del Reparto: nell’aprile 2015 la bandiera di guerra del 16^ Stormo è stata decorata con medaglia d’argento al valore aeronautico dal Presidente della Repubblica!
Ci tenevo a tracciare un breve quadro del Reparto Fucilieri dell’Aria perché credo che il mondo delle Forze Armate sia poco conosciuto e vada invece valorizzato attraverso la conoscenza delle loro specificità, ruoli, missioni e obiettivi. Per questo ho iniziato a far visita alle strutture militari del nostro territorio pugliese e, in particolare, della provincia di Taranto. Vi terrò aggiornati sui prossimi passi!