Oggi sono intervenuta davanti alla V commissione Bilancio della Camera con la relazione della IV commissione Difesa sui temi riguardanti il comparto delle Forze Armate in merito alla Nota di aggiornamento del Def.

La nota di aggiornamento del Def, per quanto riguarda la competenza della Difesa, si pone principalmente due obiettivi: il consolidamento di uno strumento militare moderno nello spirito della nostra Costituzione, efficiente ed economicamente sostenibile e l’ottimizzazione delle risorse già a disposizione del comparto. Questi due aspetti saranno i punti di partenza anche per i prossimi lavori sulla legge di Bilancio, ai fini della tutela degli interessi strategici nazionali e della sicurezza collettiva. Promuoveremo l’integrazione di competenze specialistiche avanzate nel settore industriale della Difesa, in questo senso già nel Def abbiamo previsto l’acquisizione di strumenti operativi ad alto contenuto tecnologico per preservare la protezione delle reti strategiche nazionali. Anche sul personale, il Governo intende sviluppare nuove opportunità, quindi, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, stiamo pensando all’elaborazione di un nuovo piano di assunzioni.

Siamo ancora in una fase preliminare ma siamo già a lavoro per la prossima Finanziaria valida per quest’anno…

Ma cos’è il Def e cosa intende fare il Governo nella prossima Bilancio?

ll Def  riveste particolare importanza in quanto si tratta del primo documento di programmazione economica del nuovo Governo. 

A questo proposito ricordo che il nuovo esecutivo intende promuovere una ripresa vigorosa dell’economia italiana, puntando su un incremento adeguato della produttività del sistema paese e del suo potenziale di crescita e, allo stesso tempo, conseguire una maggiore forza rispetto alla congiuntura e al peggioramento del quadro economico internazionale. Ciò richiede un cambiamento profondo delle strategie di politica economica e di bilancio che, negli anni passati, non hanno consentito di aumentare significativamente il tasso di crescita, ridurre il tasso di disoccupazione e porre il rapporto debito/PIL su uno stabile sentiero di riduzione.

Di conseguenza, oltre a intervenire sulle clausole di salvaguardia al fine di scongiurare l’aumento programmato delle aliquote IVA a partire dal 2019, il programma di politica economica e finanziaria illustrato nella Nota di aggiornamento individua, quali nuovi obiettivi principali da conseguire, l’attuazione del reddito di cittadinanza, l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani, l’introduzione della ‘flat tax’ a favore delle piccole imprese, professionisti e artigiani, il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi, il rilancio degli investimenti pubblici e della ricerca scientifica e tecnologica, nonché la promozione dei settori-chiave dell’economia, ovvero il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.

Pertanto, pur condividendo l’obiettivo della riduzione del debito pubblico in rapporto al PIL, la politica di bilancio del nuovo Governo prevede un diverso percorso di aggiustamento del saldo strutturale rispetto a quanto previsto nel documento programmatico del 2017.