Una mozione in vista della 49a Settimana Sociale di Taranto
Dal 21 al 24 ottobre si terrà a Taranto la 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, dal titolo “Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. L’obiettivo della quattro giorni è quello di avviare una transizione ispirata dalla prospettiva dell’ecologia integrale, attraverso un progetto concreto di ampio respiro che parta dalle Chiese italiane e coinvolga l’intera società.
Data la pluralità e l’importanza degli obiettivi alla base di questa nuova edizione, ho richiesto al Governo, tramite la presentazione di una mozione, alcuni impegni che principalmente accolgano e rafforzino le conclusioni della 49a Settimana.
Perché ho deciso di presentare una mozione?
L’atto, sottoscritto da dieci colleghi, nasce dall’intento di suffragare un momento imprescindibile di confronto e di proposta sia per la comunità cattolica presente e attiva nel nostro Paese che per la società tutta. È innegabile infatti che, nel corso di oltre un secolo, le Settimane Sociali abbiano offerto apporto alla crescita della società e all’interpretazione dei suoi cambiamenti.
Non posso poi prescindere dalla scelta di indicare Taranto come luogo prescelto a ospitarla per il 2021, in quanto il capoluogo ionico rimane nell’immaginario comune una proiezione del dissidio esistente tra alcuni diritti fondamentali: lavoro, ambiente e salute. Penso che l’evidente contrasto possa divenire occasione di stimolo per una comunità pronta a raccogliere la sfida della riflessione su un nuovo modello economico e politico in grado di promuovere lo sviluppo umano integrale, ridefinire il rapporto tra produzione ed ecosistema, ambiente e lavoro, vita personale e organizzazione sociale. La Chiesa ha dimostrato inoltre, grande lungimiranza scegliendo Taranto come il punto di partenza per una seria riflessione su ambiente, lavoro e sviluppo prima che il Governo iniziasse a discutere intorno ai temi legati alla cosiddetta transizione ecologica, addirittura dedicando alla materia un Ministero ad hoc.
E poi ancora, sebbene il bene comune non sia solo il principio fondante della dottrina sociale della Chiesa ma anche il trait d’union di tutte le Settimane svoltesi sino ad ora, esso ha comunque bisogno di essere contestualizzato e declinato secondo gli interrogativi posti oggi dalla nostra società, così da poter essere tradotto in proposte concrete nei diversi ambiti sociali.
Dato che anche la politica è un ambito sociale di estrema importanza, perché proprio attraverso l’esecutività delle politiche incidiamo sul miglioramento della qualità di vita dei cittadini, ho richiesto al Governo che ogni iniziativa sulla sostenibilità ambientale, nonché su politica sociale e industriale afferisca a valutazioni che possano tenere conto del loro impatto sull’assetto produttivo del Paese, inteso anche come valorizzazione della ricerca e del capitale umano impiegato. Gli impegni che ho deciso di rivolgere al Governo sono vari e riguardano anche la promozione di un dibattito politico e parlamentare intorno al tema del welfare civile, in quanto strumento capace di rispondere ai nuovi bisogni sociali grazie a forme alternative, integrative e sussidiarie.
Per leggere l’atto nella sua versione integrale, potete cliccare qui.
Vi aggiornerò sull’eventuale discussione in Aula e tramite i miei canali social vi farò sapere della prossima Settimana Sociale, anche io dal 21 al 24 sarò a Taranto per prendervi parte.