Sia il cyberbullismo che il bullismo sono un problema sociale in repentina espansione, come tristemente dipinto dai numerosi casi di cronaca nazionale.

OGGI ALLA CAMERA ABBIAMO APPROVATO UNA LEGGE IMPORTANTE perché amplia lo spettro d’azione del precedente testo normativo approvato sul tema nella passata Legislatura. Con le misure contenute nella proposta si punta a prevenire i casi di cyberbullismo e bullismo attraverso una strategia di attenzione e soprattutto di tutela nei confronti dei minori, sia che essi siano nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, privilegiando innanzitutto azioni di carattere formativo ed educativo e infine assicurando l’attuazione degli interventi, senza nessuna distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

Ma l’aspetto repressivo dei fenomeni, introdotto e migliorato con gli interventi di modifica al Codice penale, non può risolvere da solo il problema.
Per questo è di fondamentale importanza continuare a stimolare la sensibilità dell’opinione pubblica sul fatto che il bullismo e il cyberbullismo sono atteggiamenti che rispondono principalmente a un vuoto di modelli positivi. Sono quindi molteplici le strade da perseguire, alle cui fondamenta ci dev’essere una comunità accogliente e disposta all’ascolto, capace di rendere i nostri ragazzi resilienti e in grado di sublimare il loro lato istintivo, che può sfociare in atteggiamenti antisociali.

Quindi, con questa proposta di legge abbiamo fornito strumenti normativi utili sia alla magistratura che agli operatori, promuovendo il coinvolgimento delle famiglie e della scuola affinché siano loro a porre le basi di un modello culturale fondato sul rispetto e la tolleranza.

All’interno della proposta di legge che abbiamo approvato vi è inoltre l’introduzione di una specifica formazione per i docenti sull’educazione emotiva. Lo faremo investendo 13 milioni di euro nel prossimo triennio proprio nella formazione degli insegnanti e degli alunni per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo a scuola.

Proiettiamo lo sguardo al futuro, i nostri ragazzi ce lo chiedono, e forniamo loro una risposta trasversale che sia l’abbraccio materno di cui ognuno di noi ha bisogno nelle difficoltà.

Da oggi diamo ulteriori risposte a quest’emergenza emotiva!