Ringrazio tutti gli intervenuti all’incontro “In quanto uguali – L’inclusione è un diritto inalienabile”, per la disponibilità al confronto e all’ascolto, per averci esposto chi sono e in cosa consiste il contributo che danno alla società, anche e soprattutto a quella parte più fragile.
Sia io che il collega Massimo Misiti, il quale da tempo si occupa di redigere il ‘Patto per la Disabilità”, ne usciamo di sicuro arricchiti anche perché sono contenta di essere riuscita a mettere in contatto il Garante per i diritti delle persone con disabilità della Regione Puglia, Giuseppe Tulipani, con le associazioni territoriali che ogni giorno si adoperano per garantire alle persone con disabilità una vita autonoma e integrata con la società.
C’era l’Anffas Onlus Nazionale con il suo Presidente regionale, l’ex dirigente ASL, Casciano, che ora è, tra le altre sue attività, nel comitato tecnico scientifico di ANFFAS, gli amici di Enjoy your dive e dell’ ASD Blue Dive Taranto che si impegnano con decine di giovanissimi ragazzi affinché il mare non abbia barriere. Poi, Polisportiva Vogatori Taras asd, Daniele Maggi di Autismiamo e Francesco Vinci di Contro Le Barriere.

L’ho detto al termine di questa lunghissima e interessante mattinata: proveremo a impegnarci tutti per fare in modo che possa costituirsi una sorta di appuntamento ricorrente in cui aggiornarci e organizzare le azioni da intraprendere. Grazie al prezioso Francesco Paolo Romeo per averci aperto al mondo della disabilità emotiva e per aver coinvolto la platea nei suoi interrogativi sempre costruttivi.
Bisogna fare rete e non è assolutamente un luogo comune, perché ad esempio, quello che ci ha comunicato oggi il Garante regionale Tulipani, facendo riferimento alla difficoltá che si manifesta nel momento in cui vi è necessità di mettere in collegamento tutto l’apparato burocratico, il quale dovrebbe anche fare gli interessi dei disabili (quali la Regione con i suoi uffici e assessorati e i Ministeri competenti a livello statale), va risanato e colmato nel medio termine. Per valorizzare la figura del Garante a livello regionale, magari per istituirla a livello nazionale, per stanziare in maniera più incisiva e mirata i fondi, dove realmente ce n’è bisogno, a fronte di progettualità fattibili e utili per il contesto in cui andranno a operare.

Prendiamoci un attimo di pausa, per riflettere e buttare giù qualche idea ma poi risentiamoci per costruire insieme, in maniera coordinata!