I genitori degli studenti e delle studentesse pugliesi sono i primi a volere il bene dei propri figli, è fuori da ogni dubbio che l’associazione di genitori che ha richiesto la sospensione cautelare avverso l’ordinanza di Emiliano dello scorso aprile ha ben bilanciato il peso dei diritti che riguardano i ragazzi. Quindi il velato entusiasmo del Presidente Emiliano per la decisione del Tar pugliese è l’ennesima prepotenza nei confronti dei suoi cittadini, implicitamente derisi per le loro azioni.
Il punto purtroppo è un altro: l’urgenza di derogare alla norma nazionale è legata ad una maggiore circolazione del virus. Come mai allora, esattamente negli stessi giorni, si pretendeva di poter riaprire alcuni luoghi di aggregazione e attività anche economiche? Non si tratta forse di una chiara scelta politica che mette l’istruzione e i bisogni educativi in secondo piano?
Il Presidente pugliese Michele Emiliano ha dimostrato di essere coerente con la sua naturale incapacità di amministrare. Per tutto il corso della pandemia ha deciso spesso in maniera autonoma, ignorando alcune indicazioni emanate a livello centrale e soprattutto le esigenze dei suoi cittadini. Ai genitori pugliesi che in queste ore mi stanno scrivendo delusi per l’epilogo della vicenda scuola a livello regionale, esprimo tutta la mia vicinanza e dico che quest’ultima circostanza non è una sconfitta ma un ulteriore monito e indicazione per il prossimo futuro.
Da settembre, anche la Puglia inizierà a scrivere una pagina differente sul fronte della didattica, spero finalmente in presenza a livello continuativo, vedremo come il Presidente Emiliano raccoglierà i frutti delle sue decisioni deleterie dal punto di vista dell’educazione, della formazione e del morale degli studenti. Dal punto di vista pratico e gestionale, poi, aspetto di vedere se vi saranno risvolti positivi sia sul fronte di un sistema di trasporto pubblico dedicato, che sul versante dell’organico: non credo infatti che i cambi repentini dell’amministrazione Emiliano abbiano giovato sulla capacità organizzativa delle scuole, anche relativamente a necessarie nuove contrattualizzazioni.