Oggi e domani il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo.
Il premier porterà in Europa tutti i punti indicati dal MoVimento 5 Stelle attraverso la risoluzione di maggioranza approvata ieri alla Camera dei deputati da 320 parlamentari. All’interno di questo atto, con il quale il Parlamento indirizza politicamente il governo, c’è uno spazio dedicato alla sicurezza e alla difesa di cui voglio parlarvi.
Esiste, ormai dal 2016, un piano di azione a livello europeo incentrato su tre priorità strategiche:
– la reazione alle crisi e ai conflitti esterni,
– lo sviluppo delle capacità dei partner,
– la protezione dell’Unione europea e dei suoi cittadini.
Tutto bene sulla carta, se non fosse che nella realtà questo piano d’azione europea, soprattutto in materia di difesa, presenta carenze sul fronte dei fondi di bilancio, spesso utilizzati in maniera inefficiente a causa della frammentazione del mercato europeo, della costosa duplicazione delle capacità militari e della collaborazione industriale insufficiente e mancanza di interoperabilità.
Per queste ragioni ieri abbiamo chiesto al governo Conte l’impegno a prevedere che le stesse azioni previste dal Piano venissero concretamente potenziate e razionalizzate. Nello specifico che il Fondo europeo per la difesa sia volto alla promozione degli investimenti nell’industria e al rafforzamento del mercato unico della difesa al fine principale di razionalizzare le spese e le risorse, rendendo lo strumento militare più efficiente e al contempo di potenziare gli strumenti tecnologici e le competenze specifiche delle nostre Forze armate per affrontare queste sfide globali.
EUNAVFOR MED operazione SOPHIA è stata avviata il 22 giugno 2015 per contribuire a una migliore gestione della migrazione irregolare e allo smantellamento delle reti di trafficanti, ad oggi l’operazione è prorogata fino alla fine di questo anni. Anche su questo versante il M5S ha chiesto all’Esecutivo di rafforzare le frontiere esterne dell’Unione europea con un maggiore impegno di tutti i membri nelle operazioni quali EUNAVFOR MED Sophia e alla Joint Operation Themis affinché si provveda ad un controllo più accurato sulle rotte dei migranti per evitare tragedie in mare, anche al fine di contrastare la criminalità organizzata, incoraggiando una cooperazione attiva tra le forze di polizia, le guardie di frontiera, le dogane, le autorità giudiziarie e amministrative nonché con le istituzioni e le agenzie dell’Unione europea.
Inoltre per la sicurezza, è chiaro come nell’attuale periodo storico in cui la minaccia cibernetica e quella del terrorismo internazionale creano forti preoccupazioni, nonostante la disponibilità delle migliori conoscenze tecnologiche, non appare ancora possibile prevedere gli attacchi e le loro conseguenze.
Per questa ragione la risoluzione del M5S ha previsto uno specifico punto sulla questione, richiedendo di dedicare misure più specificatamente finalizzate alla lotta alla cybercriminalità per smantellare le attività criminali connesse agli attacchi contro i sistemi di informazione, le attività dei gruppi criminali organizzati coinvolti nel traffico all’ingrosso di droghe e quelle dei gruppi criminali organizzati che agevolano l’immigrazione illegale.