Ieri alla Camera dei Deputati, in commissione Difesa, si è svolto il consueto question time settimanale. È la seconda volta che porto all’attenzione del ministero della Difesa alcune segnalazioni provenienti dal territorio. L’ho fatto per lo spostamento dei corsi della Marina Militare da Taranto a La Maddalena e ieri parlando dell’aspetto contrattuale degli addetti all’attività di manovalanza occasionale e urgente connessa e non ai trasporti su tutto il territorio nazionale a favore delle Forze Armate e del Segretariato Generale della Difesa.

Qualche giorno fa sulle pagine di alcuni giornali locali è comparsa una nota di una sigla sindacale che parla di “contratto da abolire per i manovali impiegati nelle strutture militari”. Gli stessi, probabilmente cavalcando un malcontento nazionale, lamentano paghe orarie nette molto basse nelle quali sono ricomprese ferie e il terzo elemento. Inoltre, sempre secondo quanto riportato dalla nota, “la malattia viene pagata al 50 per cento e i lavoratori nel periodo di ferma non hanno diritto ad alcun ammortizzatore sociale”.

Rispondendo alla mia interrogazione, il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, ha dimostrato a nome del Ministero della Difesa una particolare e costante attenzione verso gli addetti alla manovalanza impiegati nel settore della Difesa.

Attraverso alcune segnalazioni provenienti dal territorio, in particolare di operatori manovali presso l’Arsenale di Taranto e, studiando l’intera produzione di atti risalente alla passata legislatura, ho toccato con mano le difficoltà contrattuali legate anche alle eventuali penalizzazioni retributive.

Ho chiesto al Sottosegretario se le ‘lamentele’ fossero corroborate dalla realtà e se nel merito il Dicastero potesse prendere provvedimenti.

Alla luce del fatto che il Ministero, in qualità di Ente appaltatore dei servizi di manovalanza, non abbia una effettiva forza decisionale rispetto alla scelta contrattuale per gli addetti, comunque si è dimostrato parte attiva riguardo al tema del rinnovo del contratto fra le parti sociali e la Federazione Imprese di Servizi. Inoltre, la Direzione Generale di Commissariato e di Servizi Generali, competente per la pubblicazione dell’avviso di gara per la prestazione del servizio di manovalanza, ha previsto nel disciplinare di gara relativo al 2019 l’applicazione del CCNL per il personale dipendente da imprese esercenti in appalto per conto dell’Amministrazione della Difesa, proprio con l’obiettivo di assicurare l’obbligo di adeguamento a ogni aggiornamento del contatto collettivo di riferimento. A tutela dei lavoratori, poi, tutti i contratti che verranno stipulati d’ora in poi prenderanno in considerazione un aspetto, ossia che l’ammontare della paga oraria FISE dovrà essere documentata dalla ditta in sede di fatturazione delle prestazioni, allegando la certificazione vistata.

I servizi in appalto a favore della Difesa sono molteplici, quindi, come ho già fatto presente al Sottosegretario Tofalo, cercherò di raccogliere eventuali altre segnalazioni e problematiche con il fine di offrire a tutti gli operatori della Difesa un inquadramento contrattuale che vada nella direzione di una futura possibile stabilizzazione. Come ha ribadito il Sottosegretario nel corso del question time la salvaguardia dei livelli occupazionali costituisce un obiettivo strategico del Governo, in particolare il ministero della Difesa, proprio in merito agli aspetti di più diretta sua competenza, continuerà a operare in un’ottica di collaborazione con imprese e sindacati. In definitiva non posso che condividere questa posizione che finalmente mette al centro i nostri uomini, i quali con orgoglio ogni giorno difendono il Paese, anche mettendo al centro la stabilità occupazionale e la salvaguardia e tutela dei diritti dei lavoratori (sia civili sia delle forze armate) per il buon funzionamento dello strumento militare.