Meno 9.300 militari per il comparto dei Carabinieri secondo la stima riportata davanti alle commissioni riunite Difesa dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri.
Anche alla luce di questo dato e in risposta all’esigenza di sicurezza dei cittadini, si rende necessario il rafforzamento del dispositivo delle forze di polizia, perseguibile solo attraverso un piano di assunzioni straordinarie che consentano di recuperare i disavanzi di forza.
Tale piano è indispensabile anche per mitigare il problema dell’invecchiamento del personale. Oggi l’età media dei carabinieri è di 43 anni e mezzo, mentre nel 2000 si attestava sui 35 e mezzo. L’età media, nel 75% dei casi superiore ai 40 anni, rappresenta un fattore di pesante condizionamento per l’operatività dell’istituzione.
I carabinieri che svolgono soprattutto un’efficace attività preventiva (è infatti un dato ufficiale quello che attesta al 61% la stima di tutti gli arresti in flagranza di reato effettuati da questi militari) operano in condizioni molto difficili: negli ultimi cinque anni nel corso dell’attività istituzionale 11 carabinieri hanno perso la vita e 9.576 sono stati feriti. Solo quest’anno siamo a 1.097 feriti!
Riguardo all’attività di contrasto alla criminalità organizzata, si registra che solo nell’ultimo quinquennio siano stati effettuati 3.705 arresti per associazione di tipo mafioso, la cattura, poi, di complessivi 1.191 latitanti appartenenti ad organizzazioni criminali, di cui 4 definiti ‘pericolosi’ inseriti nel programma speciale di ricerca, nonchè il sequestro e la confisca di 7,9 miliardi di euro.
Versante terrorismo…
Tutte le componenti investigative, ha assicurato il comandante Nistri, sono impegnate nella ricerca di segnali di radicalizzazione, condividendo informazioni e analisi con le altre Forze di polizia e con le Agenzie di sicurezza nell’ambito del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, che è uno strumento vincente e irrinunciabile di indirizzo e valorizzazione degli sforzi operativi.