Giovedì scorso sono stata a Grottaglie per partecipare alla Conferenza internazionale “Grottaglie Spaceport for Europe”, organizzata all’aeroporto cittadino da DTA, Aeroporti di Puglia ed Enac.
Credo che questa giornata abbia rappresentato sia un’opportunità che una sfida, un’ulteriore conferma del primato assunto già da tempo dall’aeroporto di Grottaglie nel campo della sperimentazione dei droni e dell’aerospazio.
Stiamo parlando di un’eccellenza meridionale, italiana ed europea che va valorizzata e potenziata anche nell’ottica di una diversificazione economica altamente tecnologica e d’avanguardia, che possa nel medio-lungo termine essere attrattiva turistica, occupazionale e formativa.
Sapete benissimo che come commissaria Difesa della provincia di Taranto ho approfondito da subito la conoscenza di questo settore, ancora poco percepito sul territorio, pensiamo quindi anche all’aspetto comunicativo nei confronti della cittadinanza, in particolare dei giovani che dovrebbero necessariamente conoscere i possibili sbocchi a loro disposizione.
Abbiamo poi bisogno di renderci appetibili per il sistema industriale, anche estero, perché solo incrementando con più e diverse sperimentazioni possono essere scritte corrette regole per il settore aerospaziale, un piano economico e avere infrastrutture adeguate.
Nell’ambito dei sistemi aeromobili senza equipaggio è fondamentale anche la collaborazione con le Forze armate, proprio in vista dell’uso duale sul quale ha tanto puntato il nostro ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
L’aeroporto di Grottaglie, poi, è il giusto luogo per svolgere le sperimentazioni perché ubicato in una zona mite a livello climatico, gode di una posizione libera da altri insediamenti antropici nelle immediate vicinanze e infine rappresenta uno dei punti da cui si raggiunge con maggiore facilità la stratosfera terrestre.