Lunedì mattina ho partecipato al tavolo “Vertenza Arsenale” organizzato al Comune dall’Amministrazione Melucci e al quale hanno partecipato varie personalità che appartengono alle istituzioni, alle Forze Armate e alle rappresentanze sindacali.
Sono contenta che si susseguano in città questi tipi di incontri perché, come avete già letto dal titolo di questo post, la città di Taranto ha assolutamente bisogno di un fronte che sia comune e che abbia una visione a lungo termine, in cui venga data soprattutto una risposta con i fatti alle esigenze del territorio.
PARLIAMO SOPRATTUTTO DI POTENZIAMENTO DELL’ARSENALE DI TARANTO
L’emendamento in Bilancio che prevede in tutta Italia 294 assunzioni di personale tecnico a favore degli Arsenali e degli stabilimenti militari rappresenta solo un primo passo, è logico che il comparto abbia necessità di misure maggiormente strutturali che partano anche dalla revisione e dall’analisi di alcune norme che ad esempio non permettono il turn over del personale.
LA MIA PROPOSTA SUL TRANSITO MILITARE/CIVILE
Ogni cosa tuttavia deve essere messa a sistema: questo intervento si lega alla proposta di legge relativa al personale ex militare transitato nei ruoli civili. Per il semplice fatto che, in particolare a Taranto, i numeri dei transitati hanno ampliato gli organici degli ‘arsenalotti’ senza poter effettivamente essere impiegati per i lavori in questione. Con l’apertura al transito verso altri enti pubblici, ritornerebbero disponibili posizioni da poter coprire con personale idoneo fisicamente a quel determinato ruolo.
Il territorio ha grandi potenzialità nel settore della cantieristica, non solo in ambito militare, che risentono dell’età media elevata e della mancata tutela di un know-how che altrimenti rischia di andare perduto.
FORMAZIONE SENZA ASSUNZIONI?
Come alcuni hanno sottolineato, la formazione svolge in proposito un ruolo importante, ma anche questa deve essere messa a sistema e finalizzata ad assunzioni altrimenti si corre il rischio di rientrare in un alveo di interventi spot e privi di sbocco.
UNA QUESTIONE APERTA…
Sul fronte degli appalti pulizia e manovalanza, inoltre, sono in contatto con il Ministro Trenta che si è dimostrata ben disponibile ad accogliere le problematiche e a cercare una soluzione condivisa e che tenga conto delle esigenze del comparto.