“Quello a cui stiamo assistendo in Puglia è un bieco tentativo di screditare il Movimento 5 Stelle su tutta la linea.
Menzogne e disinformazione: sono questi gli strumenti usati da chi, in primis Michele Emiliano, sta continuando a dire falsità.

Dopo le parole di Luigi Di Maio e Sergio Costa, vogliamo anche noi, da pugliesi, dire la verità su quanto sta accadendo, ma soprattutto intendiamo ribadire quanto noi eletti in Puglia stiamo facendo per bloccare davvero sia i metodi invasivi di ricerca (come gli air gun, vere e proprie bombe d’aria) che le stesse trivellazioni.

Intanto è bene chiarire che quelle di cui si parla in questi giorni sono autorizzazioni alla ricerca e non alla trivellazione e sono localizzate, in ogni caso, fuori dal Golfo di Taranto.
Sono tutti permessi che hanno alla base pareri favorevoli resi tra il 2016 e il 2017 da governi targati PD, pareri che oggi il MiSE non può superare se non esponendosi alle iniziative delle società petrolifere e rendendosi responsabile, per il tramite dei suoi dirigenti, di reati come l’omissione di atti d’ufficio.

Ciò che invece è possibile fare – e che stiamo già facendo – per proseguire nelle sedi istituzionali la nostra battaglia alle trivellazioni è agire per via legislativa, mettendo così fine allo sfacelo creato dai vari Berlusconi, Monti, Renzi.

Stiamo bloccando circa 40 richieste di trivellazione con il decreto Semplificazioni, stiamo avviando l’iter parlamentare di approvazione della proposta del MoVimento a prima firma Giovanni Vianello contro gli air gun e per la predisposizione di un Piano delle aree che preservi sempre più ambiti territoriali dalle trivellazioni, sia in mare che in terra.

Nel frattempo al MiSE – adesso sì – si sta già procedendo al rigetto delle richieste dei nuovi permessi di ricerca, come i 7 tra Adriatico e Canale di Sicilia e i 3 sulla terraferma.Dimostreremo presto a chi oggi ci attacca in modo sleale che il nostro sarà un vero stop alle trivelle, autentico e diverso rispetto alle farse messe in campo dai precedenti governi”.

[nota congiunta dei parlamentari pugliesi del M5S]