In occasione dell’inizio dei festeggiamenti per l’anno del Centenario del Comune di Crispiano, ho voluto dedicare una breve lettera ai miei concittadini, non potendo essere presente alla serata di inaugurazione organizzata dall’Amministrazione proprio ieri.
“Cari concittadini,
che con grande senso civico siete presenti a questo primo appuntamento che ci unisce nella celebrazione del nostro centenario, a voi rivolgo il mio più affettuoso saluto.
Oggi, e per tutti i giorni di un intero anno, dedicheremo parte del nostro tempo a rinvigorire la nostra memoria storica, perché il 2019 sarà un anno importante per Crispiano: cento anni fa l’autonomia ha reso tangibile la nostra forza di diventare, quindi essere, una comunità. Ognuno di noi porta con sé una grande responsabilità: di fatto nessuno, dal più vecchio al più giovane crispianese, è esente dal ricordo.
Portiamo quindi con noi il più bello tra i fardelli, ossia la narrazione della nostra storia, perché da essa provengono le radici dell’appartenenza.
E io appartengo a Crispiano, le mie radici e la mia storia sono impresse fra le vie del paese che mi ha vista crescere, giocare, esplorare e che, mi ha vista anche partire più volte per poi ritornare, perché ‘nessun posto é come casa’!
Sono seduta tra voi con il cuore, i miei impegni istituzionali legati al calendario d’Aula non hanno reso possibile la presenza fisica ma, spero che attraverso questo brevissimo messaggio possa trasmettervi l’orgoglio e la gioia che provo ogni giorno per essere crispianese e, in particolare di rappresentare anche voi, cittadini di Crispiano, per la seconda volta nella storia del nostro paese, in Parlamento.
Un carissimo abbraccio a ognuno di voi e, ancora auguri Crispiano!”